20
Nov
2015
50

GAZPACHO: centrifugato e zuppa di scarti.

Il Gazpacho è una semplice zuppa fredda originaria della Spagna, tipicamente andalusa, fatta con verdure crude. La stagionalità degli ingredienti e la sua freschezza portano il gazpacho ad essere consumato prevalentemente durante le torride estati del sud della penisola iberica, anche se ormai si mangia tutto l’anno ed ovunque; credo che buona parte del suo successo culinario internazionale sia dovuto alla estrema facilità di preparazione che, purtroppo, talvolta appanna le straordinarie proprietà salutari degli ingredienti che vi si ritrovano intatte; la caratteristica crudità conserva tutta la vitalità degli alimenti in una fresca mescolanza di sapori speziata dall’aroma del Cumino. In questa ricetta propongo un modo diverso di gustare il gazpacho e godere dei benefici di tutti i suoi vegetali: il Gazpacho centrifugato. In realtà, questo gazpacho alternativo è anche un piatto etico che pensa al risparmio e al riutilizzo: infatti, oltre al centrifugato di gazpacho, piacevolissimo da bere freddo al mattino o come romantico aperitivo analcolico serale, con la poltiglia di scarto si ottiene un fantastico gazpacho tradizionale da mangiare come zuppa, pronto all’istante. Come si suol dire: cogliere due piccioni con una fava.

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30
Ott
2015
52

MINESTRA DI PANE | La ricetta vegana senza pomodori.

Arriva l’autunno, cambia il clima, trasmutano i colori delle foglie; cambiano anche i frutti gli ortaggi, i sapori sulle tavole. Il viaggio alla scoperta dei 5 Maledetti Toscani fa la sua terza sosta per raccontare un piatto tipico della mia terra che si fa durante la stagione fredda, che di più saporiti non ce ne sono: la MINESTRA DI PANE, qui rivisitata in chiave vegana. Al traguardo per il completamento del menù tradizionale toscano che ho proposto mancano ancora due prove: la PANZANELLA alla Lola e la PAPPA A I’ POMODORO, che affronteremo quando i pomodori ricominceranno a fruttare a partire dalla tarda primavera. L’ingrediente fondamentale della minestra di pane insieme ai Fagioli è senz’altro il Cavolo nero di Toscana: questo straordinario ortaggio si comincia a raccogliere da ottobre fino alla fine dell’inverno e all’inizio della primavera. Non impiegherò per la realizzazione della minestra di pane vegana ovviamente né la pancetta – rigatina si chiama dalle mie parti – né il prosciutto crudo toscano né la spalla che, nella versione popolare della minestra di pane che si afferma con l’arrivo del benessere e dell’inurbazione a partire dal dopoguerra, sono diventati ingredienti certi; la minestra di pane è veramente un piatto molto versatile ed ogni famiglia custodisce gelosamente una sua versione e qualche segreto. La minestra di pane che si fa a casa mia è alla vecchia maniera, quando si usavano gli ortaggi di stagione e senza lussi come era un tempo la carne del maiale: sicché, niente pomodori né pancetta; mentre il pepe nero lo si sostituisce con il peperoncino piccante. Per far chiarezza nei termini linguistici e nell’immaginario culinario collettivo, quella che viene chiamata Ribollita non è altro che la Minestra di Pane che solitamente il giorno seguente viene riscaldata in padella con un po’ di olio di oliva o brodo o sola acqua, “ribollita” appunto, ma praticamente sono la solita pietanza; se il giorno dopo vorrete riscaldarla vi consiglio di metterla però a bagnomaria, anche se io la trovo decisamente più buona “fredda”. Per questa ricetta ho messo da parte le regole igieniste per la combinazione degli alimenti, la pratica della cottura dolce al vapore, possibilmente breve, la preferenza gastronomica per la crudità del cibo come fattori essenziali per una corretta nutrizione, ma ogni tanto una scelta di appettito e caldi ricordi ci vuole. Se segui una alimentazione vegana e crudista tendenzialmente alcalinizzante, questo strappo non ti farà male al corpo e ti solleverà di certo lo spirito. Te lo garantisco, ne varrà la pena!

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26
Set
2015
64

FRUTTA ACIDA: la tua colazione alcalinizzante.

La macedonia di Frutta acida è il piatto perfetto da abbinare al centrifugato di agrumi per ottenere una colazione alcalinizzante dalle proprietà detox ineguagliabili per intestino fegato e vie urinarie. Le cosiddette ceneri digestive di un cibo ci dicono se, durante la digestione, un alimento ingeneri una reazione metabolica che produca biochimicamente residui organici o inorganici alcalini o acidi in grado di alcalinizzare o acidificare l’ambiente ed i tessuti con i quali entrano in contatto. Per esempio, il catabolismo (degradazione) digestivo della frutta acida e del Limone – alimento pur molto acido per via dell’alto contenuto di Acido citrico organico, tuttavia facilmente metabolizzabile – produce scorie inorganiche alcaline ed alcalinizzanti. Il termine “ceneri” descrive genericamente quelle sostanze che restano dopo la digestione e l’assimilazione di un cibo, generalmente costituite da composti inorganici quali sali minerali basici o acidi; a mio avviso, vanno inclusi in questa categoria anche altri metaboliti in grado di influenzare il pH, come gli ossidi acidi (Ossiacidi) derivati dai gas intestinali e le basi inorganiche o organiche che sono quasi sempre acidificanti, in quanto molecole ioniche in grado di alterare l’equilibrio chimico-elettrico delle matrici biologiche. La frutta acida è può ripulire l’intestino innalzandone il pH grazie alle ceneri digestive alcaline, prodotte dalla digestione di frutta e verdura crude, che hanno la proprietà di sciogliere il muco inacidito sedimentato sulla parete intestinale che ostacola l’assorbimento dei nutrienti da parte dei villi intestinali e acidifica l’organo che lo ospita intossicando l’intero organismo. Di fondamentale importanza per l’innesco di questo processo virtuoso di detossicazione sono gli abbinamenti dei cibi, che devono rispettare la diversa natura basica o acida dei frutti per ottenere una conseguente digestione completa che dia come residuo ceneri alcaline, materiale digerito e non cataboliti acidi e/o acidificanti: questo aspetto nutrizionale riveste un ruolo primario nella metodologia alimentare di una dieta igienisticamente corretta (Ortotrofia) volta ad ottenere una digestione completa dell’alimento ingerito, con la totale metabolizzazione e assimilazione dei principi nutritivi alimentari, minimizzazione delle rimanenze indigerite e massimizzazione della produzione di ceneri alcaline con fisiologico effetto alcalinizzante diretto sulle cellule della parete intestinale. La vita delle nostre cellule i nostri tessuti ed organi bramano come l’ossigeno la proprietà alcalinizzante caratteristica del cibo VEGETALE CRUDO FRESCO MATURO e STAGIONALE!

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12
Set
2015
50

DIGESTIONE: la certezza empirica di Albert Einstein.

Anche Albert Einstein avrebbe convenuto con me che non c’è legge teorica alcuna più solida delle regole della nutrizione, giacchè ognuno, uomo o donna, ha gratuitamente a propria disposizione la più portentosa macchina di conoscenza mai esistita: immaginiamo di essere i piloti di una navicella – il corpo umano – dotata dei più evoluti strumenti sensoriali e di analisi, fatta apposta per esplorare lo spazio del conoscibile fino nelle recondite verità. La speculazione intellettuale non è una prerogativa per la conoscenza, anzi! Di quelle che io penso siano delle verità generali, puoi verificarne in presa diretta su te stesso e in autonomia l’effettiva corrispondenza nella realtà, semplicemente applicando i principi alla pratica. Osservando con la mente libera da pregiudizi l’esperienza esclusiva della tua digestione e la risposta pura e non mediata dei sensi agli stimoli del cibo che introduci nel tuo organismo, avrai a disposizione la cartina al tornasole che fa di idee punti cospicui sulla mappa, fari lungo la rotta della Disciplina Spirituale Alimentare (DSA) che ogni navigatore consapevole dovrebbe imparare a riconoscere.

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3
Set
2015
62

INSALATA DI LUPINI | Il legume con meno Acido fitico.

I Lupini sono un legume straordinario che fino ad una quindicina di anni fa era retrocesso da alimento diffuso tra i poveri, in particolare nelle regioni meridionali, a snack immancabile nelle sagre paesane e nei cinema di tutta la penisola italica; nei tempi che corrono, invece, è stato letteralmente espluso dall’immaginario delle abitudini alimentari degli italiani. Per chi abbia passato i trent’anni – ma anche i quaranta – ne son certo, il leggere di lupini da mangiare – il legume, s’intende :) – riaccenderà ricordi di gioventù, odori sapori persone e storie nate nelle monosale cinematografiche di una volta… La coltivazione della pianta dei Lupini, ornamentale dai fiori bellissimi, alta anche fino a 2 metri ed oltre, era praticata in tutto il bacino del Mediterraneo ed in Medio Oriente fin dall’antichità. Tant’è vero che semi di lupino furono rinvenuti dentro le tombe dei faraoni egizi e che il filosofo greco Ippocrate, padre della “vera” medicina occidentale – non quella su cui giurano, alcuni fischiettando come i Sette Nani, i medici moderni – ne narra già le virtù salutari e terapeutiche.

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27
Ago
2015
47

SUCCO DI AGRUMI: l’elisir acido che depura l’intestino.

Il succo di frutta acida fatto con gli agrumi rappresenta la soluzione più efficace per depurare l’organismo iniziando dall’intestino passando per il fegato (gli Agrumi hanno un effetto colagogo in quanto stimolano da ottimi colecistocinetici la contrazione della Cistifellea facilitando l’escrezione della bile nel duodeno) e finendo con i reni e le vie urinarie. Un succo di agrumi al mattino è senz’altro il modo giusto per iniziare una dieta detox. Gli agrumi – il limone ne è il capofila – sono la fonte alcalinizzante migliore disponibile in natura per il metabolismo umano: nonostante che in partenza essi siano cibi anche molto acidi, tantoché il loro sapore risulta acre sulla lingua come nel caso del limone, durante la prima digestione si trasformano in prodotti metabolici, detti ceneri, che rendono alcalino il nostro organismo.

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