ENZIMI: scopri il segreto per invertire l’invecchiamento.
Al Gran Premio della Salute che si corre ogni giorno nel circuito metabolico umano, gli outsider Enzimi fanno man bassa di medaglie d’oro: “The winner is Food Enzyme!”, applaudono le cellule del nostro organismo. In queste molecole, surclassate da bifidobatteri e lattobacilli nell’immaginario salutistico collettivo “formato pubblicità”, risiede il vero segreto della longevità e del ben-essere, non solo del colon, ma della persona intera.
Impieghiamo dalle 8 alle 12 ore per digerire un piatto di carne o pesce e 4 ore per uno di pasta; 2 ore per le verdure cotte, 1 ora soltanto per quelle crude. E LA FRUTTA FRESCA? IN MEZZ’ORA!
ENZIMI: il segreto per invertire l’invecchiamento.
Una buona digestione per vivere di più e meglio.
Impieghiamo dalle 8 alle 12 ore (stima per difetto) per digerire un piatto di carne o pesce e 4 ore per uno di pasta; 2 ore per le verdure cotte – non stracotte! – 1 ora soltanto per quelle crude. E LA FRUTTA FRESCA? IN MEZZ’ORA! Questo se la frutta viene assunta a stomaco vuoto, per colazione e merenda, e lontano dai pasti principali minimo 2 ore. Come indicazione generale è bene mangiare la frutta prima dei pasti come alimento di partenza – se proprio si deve assumerla in concomitanza con altri cibi – secondo il principio che gli alimenti più semplici a più veloce digestione e minor carico di lavoro enzimatico digestivo vanno assunti prima rispetto a quelli più impegnativi a fine pasto.
Da questa conclusione si può intuire quanto e come il rapporto costi/benefici dell’alimentazione standard moderna, iperproteica ed amidacea, segni rosso fisso sul conto economico della nostra salute. Ma è mai possibile che certi nutrienti che assimiliamo con la dieta per darci le calorie che servono, ci costino di più in termini di energia di quanta riescano a fornirne una volta digeriti? Perchè alla fine della filiera, quello di cui abbiamo bisogno è Energia. Così, ci stanchiamo per scomporre il cibo e digerirlo, ci indeboliamo per cercare di assimilarlo, ci invecchiamo nel tentativo di neutralizzarne i veleni residuali e alla fine ci ammaliamo. Forse, se solo smettessimo di ingurgitare sostanze inadatte per il corpo e l’anima ad ogni pranzo, il sistema biologico provvederebbe da solo a prendersi cura del nostro organismo: se non siamo pronti per cambiare in meglio, se la disciplina ci difetta, perlomeno proviamo a non suicidarci! Basterebbe ascoltare ed osservare le reazioni del nostro corpo all’ingestione di determinati alimenti per scegliere intuitivamente cosa si deve e può mangiare per avere un vantaggio e cosa evitare per non stare male. La scelta migliore, quella sana, in termini di sopravvivenza è sempre quella che porta a percorrere la via più breve per arrivare ad una meta, risparmiando preziose energie: è la Legge della Natura! Perciò, i cibi più digeribili sono i cibi più sani. I cibi più digeribili sono quelli con Enzimi autoctoni. I CIBI SANI SONO QUELLI CHE HANNO ENZIMI NATURALI PROPRI. Questo è il sillogismo della salute.
Ma cosa sono e a cosa servono gli ENZIMI?
Sono piccolissime molecole proteiche ultra specializzate che servono per:
- destrutturare e ridurre (degradare) le macromolecole delle proteine (Enzima Proteasi) in molecole più piccole e semplici di amminoacidi, assorbibili dal flusso sanguigno e quindi metabolizzabili, che l’uomo utilizzerà per fabbricare ex novo le sue proteine.
- scomporre i carboidrati complessi in glucosio (Enzima Amilasi).
- convertire i grassi in acidi grassi (Enzima Lipasi).
- catalizzare tutte le reazioni biochimiche, intracellulari ed extracellulari, attivando efficacemente il metabolismo, con risparmio consequenziale di energia metabolica.
- accellerare il metabolismo; gli enzimi, proprio in virtù della proprietà di detonazione delle reazioni chimiche ed elettriche (redox) che hanno, fungono anche da accelleratore metabolico.
Gli Enzimi si possono classificare in 3 macro-categorie:
- Alimentari, presenti naturalmente nel cibo stesso, dedicati alla predigestione delle sostanze nutritive contenute negli alimenti, vengono attivati dal calore nella bocca già durante la masticazione e – come dimostrato dalle ricerche del Dr.Edward Howell, pioniere americano dell’enzimologia morto nel 1988 all’età di 90 anni – predigeriscono da soli circa il 50% dei carboidrati, il 30% delle proteine e il 10% dei grassi. Probabilmente questa auto e pre-digestione dei cibi vegetali crudi – processo digestivo agevolato per la frutta grazie alla maggiore carica enzimatica, semplicità e uniformità nutrizionale – continua avviene e termina nella porzione superiore dello stomaco compresa nella regione dell’orifizio denominato Cardias prima dell’intervento dei succhi gastrici. Il Cardias non è una valvola, ma uno sfintere, ovverosia un muscolo che regola la contrazione e il rilascio dell’orifizio gastro-esofageo. Con il termine di Cardias si intende identificare anche la parte superiore dello stomaco prospiciente l’orifizio, quella regione circoscritta che si trova in prossimità dello sfintere detta anche pre-stomaco, ipotizzando che sia facente una funzione omologa a quella dell’omonima parte anatomica dei ruminanti.
- Digestivi, si trovano in bocca nella saliva e secreti nel tratto gastrointestinale, nei succhi pancreatici, in quelli enterici dell’intestino tenue e in quelli gastrici dello stomaco. Questa tipologia enzimatica, oltre ad aiutare la digestione dei cibi, agevola anche il compito del sistema immunitario presente nell’intestino, rompendo i complessi immunitari nocivi e permettendo l’attacco da parte degli Anticorpi, cellule e molecole dotate della capacità di riconoscere le cellule sane dell’organismo e differenziarle da quelle malate o morte, dai germi patogeni e dai prodotti estranei ad una normale fisiologia. Gli Anticorpi comprendono i Linfociti dei Globuli Bianchi e le Immunoglobuline – proteine secrete dai Linfociti B che le ospitano sulla propria membrana – quando attaccano una particella tossica (estranea e contraria alla vita) considerata nemica detta Antigene. Gli Anticorpi neutralizzano l’Antigene legandosi ad esso, ne inibiscono in parte la carica patogena impedendo l’infezione di altre cellule dell’organismo con cui vengono a contatto, ne bloccano il passaggio nel circolo sanguigno e linfatico formando dei grossi complessi immunitari maggiormente individuabili ed intercettabili che segnalano ai Fagociti di attivarsi; infatti, nel caso in cui gli antigeni attraversassero la barriera fisica che è costituita dalla mucosa intestinale, viaggerebbero nel sangue fino a depositarsi in qualche organo danneggiandolo e dando la stura a quella condizione di infiammazione cronica che è alla base di tutte le malattie cosiddette autoimmuni e degenerative. I Fagociti sono cellule con capacità di fagocitosi che inghiottono nel loro citoplasma gli intrusi, li digeriscono e li eliminano anche con l’aiuto di Radicali liberi che esse stesse producono. L’esercito fagocitario messo in campo dall’apparato di difesa è composto dai Neutrofili – globuli bianchi granulociti – e dai Macrofagi, in origine cellule monocite dei globuli bianchi del sangue prodotte come i Linfociti dal midollo osseo, che si traformano poi una volta giunte nei tessuti, dove si specializzano nello svolgere la loro funzione finale di spazzini del sistema immunitario.
- Metabolici, i quali svolgono funzioni fondamentali per sostenere la vita del nostro organismo:
- si occupano di trasformare le molecole scomposte correttamente dagli Enzimi digestivi al fine di nutrire le cellule; essi catalizzano tutte le reazioni sia del catabolismo energetico sia dell’anabolismo che permette i processi di sintesi interna come avviene per la costruzione delle proteine del corpo umano;
- sovrintendono al cambio di ossigeno durante la respirazione;
- controllano il funzionamento del fegato: gli enzimi specifici ivi presenti metabolizzano il Fruttosio e il Glucosio, l’enzima Transaminasi protegge le cellule epatiche;
- sostengono il Sistema immunitario aumentando la dimensione dei globuli bianchi, potenziandone le funzioni e migliorandone l’attività;
- svolgono una fondamentale funzione detox ed antiossidante; cito ad esempio 3 enzimi: la Superossidodismutasi* la Catalasi e il Glutatione capaci di eliminare quelle scorie pericolose di origine endogena metabolica chiamate Radicali Liberi formatesi in seguito alle reazioni di ossido-riduzione che riguardano la vita di ogni cellula la sua respirazione e il suo approvigionamento energetico in ogni infinitesimale frazione spazio-temporale immaginabile. I Radicali Liberi sono atomi e molecole (ioni con carica positiva o negativa, oppure atomi e molecole neutre con un elettrone spaiato) altamente reattive che hanno la caratteristica di legarsi facilmente con altri radicali e di sottrarre un elettrone alle molecole che incontrano, cambiandone la struttura chimica e trasformandole in entità instabili che si comportano a loro volta come radicali liberi dall’alto potenziale ossidante. I Radicali Liberi, oltre a rientrare nella categoria dei metaboliti ossidanti come appena detto, sono anche prodotti fisiologicamente dal Sistema immunitario – di cui sono ausilio importantissimo – in risposta a sollecitazioni esterne quali stress emotivo e nervoso, microrganismi patogeni, agenti inquinanti chimici e organici, tossine alimentari e ambientali. Dal normale metabolismo energetico si hanno quindi sottoprodotti in grado di danneggiare irrimediabilmente la struttura cellulare, perfino il DNA, causando invecchiamento, infiammazioni croniche e mutazioni; un loro eccesso conosciuto come Stress Ossidativo è certamente una condizione predisponente a diverse patologie, compreso il cancro. La *Superossidodismutasi, il cui acronimo è SOD, va considerata lo spazzino antiossidente più potente contro l’intossicazione cellulare da specie reattive dell’ossigeno, dette ROS – i radicali liberi più comuni e temuti – più efficace della Vitamina C del Betacarotene e perfino della rinomata Vitamina E;
- preservano il vitale processo Redox di ossido-riduzione alla base delle reazioni biochimiche (vedi Enzima Pompa Sodio/Potassio) extracellulari ed elettriche intracellulari fondamentali per il nutrimento della cellula, la respirazione e il metabolismo energetico cellulare.
I cibi più digeribili sono i cibi più sani. I cibi più digeribili sono quelli con Enzimi autoctoni. I CIBI SANI SONO QUELLI CHE HANNO ENZIMI NATURALI PROPRI. Questo è il sillogismo della Salute.
Vuoi disintossicarti, dimagrire e guarire? La soluzione sta in una scelta semplice: CIBO CRUDO VEGETALE.
Quali sono gli alimenti che hanno Enzimi naturali attivi? La frutta e la verdura da coltivazione organica, consumate crude e fresche. La crudità ne conserva integre le proprietà nutrizionali ed enzimatiche; le cotture con temperature sopra i 45°C (ho fatto una media tra il limite conservativo di 42°C fissato da N.Walker, il padre dei succhi vivi, e quello di 48°C indicato E.Howell, il vate dell’enzimologia alimentare) e quelle prolungate per ore “vecchia maniera”, i complicati processi di lavorazione e trasformazione industriale, le sostanze chimiche impiegate nella coltivazione, produzione e conservazione distruggono gli enzimi e depauperano il patrimonio di nutrienti fatto di Vitamine, Minerali e Clorofilla; è ammessa la cottura dolce al vapore. Sulla base di queste verità sarebbe meglio alimentarsi secondo una dieta vegana fatta in prevalenza di cibo crudo e biologico che è naturalmente ricco di enzimi, se solo avessimo un briciolo di buon senso. Quali effetti ha in concreto questa scelta su di noi? Effetto cascata, circolo virtuoso: il metabolismo accellera e ci porta sparati verso lo stato della salute col ripristino dell’equilibrio biologico e delle funzioni fisiologiche – io stesso l’ho sperimentato e lo posso testimoniare. Essere sani ci fa dimagrire e rimanere magri, naturalmente stabilmente e senza sforzo: del peso che serve per ottimizzare le funzioni fisiologiche e le nostre prestazioni, non un kg di meno non uno di più. Un corpo sano è un corpo magro. Ma non è detto che lo sia viceversa.